CM Teatro usa il teatro come agorà, per definizione pubblica, aperta ai cittadini: abbiamo aperto questa storia ai nostri attori, allievi, amici, abbiamo unito in un unico spazio interpreti e spettatori, in un intrecciarsi di voci e sguardi che hanno attraversato tutti. Ci siamo portati un cuscino da casa per metterci comodi e in ascolto di una storia e degli altri. E di come questo modo attivo di ascoltare può risuonare in noi. Abbiamo condiviso una storia, uno spazio fisico che è diventato uno spazio emotivo, riflessivo e di approfondimento tecnico.
Abbiamo quindi annullato le distanze tra attori e spettatori e tutti ci siamo fatti coro, condividendo un vissuto, condividendo una voce e dunque anche una responsabilità che non più delegabile. Ciascuno a fine lettura ha scritto con un gessetto sul palco un suo personale pensiero, una parola, una riflessione. Si è tracciata così un’esperienza di comunità che continuerà a guidarci su una questione pubblica più di una narrazione scientifica asettica: all’interno di un sistema ognuno è responsabile delle proprie azioni e tutte le azioni sono in relazione

CM TEATRO fondata da Caterina Mannello e Marika Murri ha aderito al progetto VajontS23 mettendo insieme il processo della formazione teatrale e cinematografica con quello della divulgazione scientifica. A tale scopo ha individuato nella società ambiente spa il partner con cui costruire il processo creativo.
Con una chiamata aperta si è composto un gruppo di 21 attori e attrici associati a CM Teatro che si è allenato con le fondatrici e ha compreso, grazie alla presenza del geologo Giorgio Cardinali, i processi fisici della Terra che governano indissolubilmente lo “stare al mondo” dell’uomo sensibilizzandosi verso concetti (come crisi, dissesto, alterazione) e oggetti (come acqua, albero, ossigeno).
I processi fisici sono diventati artistici attraverso i corpi e le voci in un allenamento che ha attivato la coralità e il tempo ritmo del coro.