A 30 anni dal debutto, e a 60 dal disastro, Paolini ha aggiornato la drammaturgia

Saranno coinvolti 135 teatri in Italia, con attori, allievi, Stabili e compagnie di ricerca, maestranze e spettatori; 50 gruppi di teatro amatoriale; 94 scuole; 223 gruppi «affettivi» famiglie, coppie, amici; 118 si raccoglieranno in «letture di comunità»: la scena diventa atto politico. Lo fa quardando al passato e soprattutto, al futuro. Il tema è l’ambiente e, dunque, la responsabilità dei cittadini e di chi li governa. Lo spettacolo da cui tutto prende origine è lo storico «Vajont» di Marco Paolini e Gabriele Vacis, l’orazione civile scritta 30 anni dopo il disastro (doloso) che uccise duemila persone e che Paolini, nel pluripremiato monologo, così sintetizza: «260 milioni di metri cubi di roccia cascano nel lago dietro alla diga e sollevano

un’onda di 50 milioni di metri cubi… Solo la metà la scavalca ma è più che sufficiente a spazzare via cinque paesi…».

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