Una straordinaria performance teatrale ha scosso il pubblico e la critica nella serata di lunedì 9 ottobre al Teatro Comunale di Belluno, per il 60mo anniversario del disastro del Vajont. Il palco è stato il luogo in cui si è rinnovato il ricordo e la consapevolezza collettiva, grazie allo spettacolo “Lo sanno loro” prodotto dalla Fondazione Teatri delle Dolomiti.
Questo straordinario evento ha unito arte e memoria in una serata emozionante, coinvolgente e indimenticabile. Più di 640 spettatori si sono radunati al Teatro Comunale di Belluno, creando un’atmosfera carica di aspettativa e solennità. Oltre a un pubblico entusiasta, le prime file erano riservate a numerose autorità, dimostrando l’importanza e la risonanza dell’evento. Lo spettacolo, basato sull’orazione corale “VajontS 23” scritta da Marco Paolini e Marco Martinelli, ha superato le aspettative del pubblico. Ha saputo catturare l’attenzione e l’emozione di tutti presenti, combinando abilmente danza, canto, immagini, suoni e musica. È stato molto più di un semplice omaggio al passato; ha affrontato anche il presente e il futuro, cercando di condividere non solo il dolore e la rabbia, ma anche di promuovere una consapevolezza collettiva e una responsabilità condivisa per il futuro, senza cadere in facili retoriche. La Fondazione Teatri delle Dolomiti, insieme a numerose associazioni locali come Teatro del Cuore, Bretelle Lasche, Danzaoltre, Lavori in Corso e Compagnia del Moccolo, ha reso possibile questo evento straordinario.
La regia è stata affidata a Roberto Faoro mentre il cast è stato eccezionale, con interpreti di grande talento. Tra i lettori: Giorgia Sonego, Nanni Dorigo, Laura Faoro, Daniela Roman, Laura Portunato, Federico Ticchi, Carla Pompanin, Marianna Negretto, Michele Firpo, Paola Giacchetti, Mattia Gosetti, Elena Tormen e Piero Bolzan hanno dato voce al testo con intensità e passione. Gli ensemble dei ballerini, diretti da Elena Posocco, e le cantanti Jessica Da Re e Giorgia Canton, accompagnate alla chitarra da Filippo Viel, hanno reso l’interpretazione ancora più coinvolgente.
La componente tecnica e l’assistenza alla regia hanno giocato un ruolo fondamentale nella realizzazione di questa performance indimenticabile. Il prezioso contributo di Emanuela Licciardelli, Eros De Bona, Patrick Olivotti, Fabio Dal Borgo, Gino Marchetti e Alessandro De Pellegrin ha contribuito a creare un’atmosfera straordinaria che ha coinvolto tutti i presenti. In conclusione, “Lo sanno loro” è stato un evento eccezionale che ha toccato profondamente il cuore e la mente del pubblico. È stato un omaggio alle vittime del Vajont e, allo stesso tempo, un messaggio di speranza e responsabilità verso il futuro. Grazie alla Fondazione Teatri delle Dolomiti e a tutte le associazioni coinvolte, questa serata di riflessione e condivisione rimarrà scolpita nella memoria di tutti coloro che vi hanno partecipato.